FÜSSLI E GLI INCUBI

VITA
Johann Heinrich Füssli, noto  in Gran Bretagna come Henry Fuseli, nasce a Zurigo (Svizzera) nel 1741.  Si tratta uno degli artisti svizzeri più rinomati della seconda metà del 700’ per via delle sue attività particolari che colpirono il pubblico del mondo artistico. Füssli vive per gran parte in Inghilterra, poiché egli era interessato alla cultura anglofone e alla poesia Epica. Infatti, egli era un profondo conoscitore di Shakespeare, Milton e di Omero. Nella capitale Inglese, riesce a guadagnarsi da vivere trascrivendo e traducendo opere. Nel 1768, venne invitato dal pittore Sir Joshua Reynolds della Royal Academy ad approfondire più a fondo la pittura, che a parere suo era da sempre stato un abile pittore.
La sua carriera da letterario, dal 1770 al 1778, gli permette addirittura di recarsi a  Roma per analizzare le opere di Michelangelo nella Cappella Sistina, le bellezze dell’antichità classica ecc...
Ebbene, questo viaggio per l’Italia porta Fuseli a riportare nei suoi soggetti ritratti varie tecniche che derivano proprio dagli affreschi romani. Lo stile dell’artista svizzero risente molto della sua formazione da autodidatta; È per lo più preso dalla sua cultura raffinata che dalle mode del momento. La capacità nel rappresentare le forme e lo stile classicista, pongono la sua opera pittorica, fra i neoclassicisti.
L’artista però è caratterizzato da un grande senso di libertà pittorica; Egli, nelle sue opere, crea soggetti fantastici ispirati al romanticismo, pieni di tragedie ed atmosfere surreali.





Ritratto di Füssli realizzato da James Northcote nel 1778

autoritratto (1790)
















INCUBO
Fra tutte le opere di Füssli la più famosa e forse anche la più intrigante è senza ombra di dubbio ”Incubo”. Esistono molte versioni successive dell’opera, molte delle quali realizzate dallo stesso Füssli, ma tutte sono accomunate dai medesimi soggetti. Il dipinto presenta sempre una giovane fanciulla addormentata su un letto con sopra una creatura mostruosa e sullo sfondo il volto di una cavalla che si affaccia .
Füssli è stato capace di donare all’opera una duplice pluralità visiva in quanto viene raffigurata la ragazza che dorme (visione oggettiva) ma nel contempo viene rappresentato anche il sogno stesso della ragazza (visione soggettiva). La ragazza è vestita con un panno bianco, molto simile al colore pallido della sua pelle che potrebbe erroneamente far pensare che la fanciulla sia morta. La giovane è distesa sul suo letto in una posa scomposta e innaturale, in uno stato di sonno profondo con il corpo completamente abbandonato. La sua posa però non è casuale, si credeva infatti che la sua posizione supina stimolasse gli incubi.
È ragionevole pensare che il dipinto è stato ispirato da esperienze di incubi che Füssli stesso abbia sperimentato in prima persona. Nella tela è proprio il mostro sopra al petto della ragazza che rappresenta l’incubo, una creatura terrificante simile ad un goblin o un gargoyle. L’opera infatti è piena di riferimenti alla mitologia germanica o al folklore del tempo, anche la presenza della giumenta non è casuale, il suo nome in inglese può avere diverse interpretazioni, l’opera è intitolata “incubo”, cioè ”nightmare” in inglese. Il termine è composta dall’unione di night (notte) e di “mare”, che in italiano si traduce appunto come “cavallina”. Secondo un’altra teoria altrettanto valida però con “mare” non s’intende la cavalla, bensì è un termine che deriva da “mara” uno spirito della mitologia scandinava che perseguitava i dormienti. La cavalla comunque rappresenta anch’essa una concettualizzazione simbolica dell’incubo,  contribuendo ad accentuare notevolmente l’atmosfera gotica del dipinto.



Johann Füssli, "Incubo", 1781, olio su tela, Detroit, Detroit Institute of Arts
Riproduzione dell'Incubo (1790-1791), olio su tela in esposizione a Francoforte

L’artista come è noto è un rappresentante del preromanticismo, per questo motivo nella sua arte si fondono due mondi diversi. Füssli è capace di mettere insieme elementi neoclassici ad elementi romantici.
Nell’opera ad esempio è possibile notare numerosi dettagli legati ancora alla cultura neoclassica come il forte utilizzo del chiaroscuro, i contorni lineari, la ripresa della statuaria classica nel viso della fanciulla e l’utilizzo di forme chiare ed essenziali, il tutto in una composizione essenziale, limpida e pulita.  Ciò nonostante molti altri elementi sono ormai pienamente romantici, fra tutti spiccano i colori volutamente crudi e assurdi, che donano alla tela un effetto emozionale molto intenso. Ed essi si aggiungono le luci e la posa innaturale della giovane, i bagliori e il verticalismo.  
Essendo Füssli un grande appassionato di storia dell’arte, le fonti d’ispirazione per “incubo” sono molteplici. La posa del mostro ad esempio può essere riconducibile ad alcune figure rinvenute a Selinunte, in Sicilia, mentre per la posa della ragazza potrebbe essersi ispirato all’ “Arianna addormentata” esposta al Vaticano. Ma un’altra teoria afferma invece che Füssli si sia ispirato ad una decorazione presente nel Palazzo Te, realizzata da Giulio Romano a Mantova.





Il sogno di Ecuba, opera di Giulio Romano e aiuti, affresco, Mantova, Palazzo Ducale, Sala di Troia.


 Ma la tela è anche carica di un certo erotismo, inspiegabile se non si analizza la vita privata dell’artista.  Il pittore infatti un anno prima della realizzazione dell’opera si era perdutamente innamorato di Anna Landolt, anch’essa di origini svizzere. Pare però che l’amore non fosse ricambiato, tanto che la ragazza si sia sposta poco dopo con un altro uomo. L’incubo quindi può essere interpretato come una rappresentazione personale del lato erotico di un amore ormai svanito. Oppure,  secondo un’altra interpretazione, la ragazza addormenta rappresenta Anna, mentre il mostro sopra di essa sia Füssli in persona.
In conclusione “Incubo” è stato fonte d’ispirazione per moltissimi pittori del passato e non solo, ancora oggi nel terzo millennio quest’ opera è capace di suscitare forti emozioni ed è stata addirittura fonte d’ispirazione per alcune pubblicità! 

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FÜSSLI e la LETTERATURA
Teniamo a mente che la società europea, tra il1789 e il 1815, fu drammaticamente influenzata e trasformata dagli esiti della Rivoluzione francese e dalle molteplici Guerre Napoleoniche. Per questo motivo la società inglese era animata da idee democratiche di impronta radicale, ma soprattutto da una certa irrequietezza politica.
In questo contesto di incertezza e ambivalenza nei confronti degli eventi politici e internazionali si situano, oltre alle opere di Füssli, anche le opere del suo amico e collega William Blake, che per tematiche e sentimenti espressi si avvicina molto alle opere del nostro pittore svizzero.

L'arte di Blake fu fortemente influenzata dal gotico, che vediamo molto nei suoi disegni giovanili delle tombe medievali nell'abazia di Westminster e nelle illustrazioni per opere più importanti, come la Bibbia e la Divina Commedia di Dante.

"Il Grande Drago Rosso e la bestia venuta dal mare" 1805-1810

"Beatrice si rivolge a Dante da un carro" 1824-1827
Quelli che vediamo sopra sono due opere prese dalla serie di dipinti realizzate per la Divina Commedia e per la Bibbia, ovviamente con forte prevalenze di gotico e sublime, nuovo stile di estetica che vedremo anche in Füssli.

Anche quest’ ultimo fece molteplici opere ispirate alla letteratura, possiamo anzi dire che la maggior parte della sua produzione artistica si basa su di esse.

Quando iniziò a lavorare alla “Milton Gallery”, per esempio, produsse circa quaranta dipinti ispirati alle opere dello stesso Milton (scrittore, poeta e filosofo inglese). Questo progetto lo impegnò per circa dieci anni, ma la mostra (fatta nel 1799) chiuse anticipatamente a causa dello scarso successo di pubblico, nonostante l'apprezzamento della critica.
Gli effetti della rivoluzione industriale, che dilaga in Inghilterra proprio dove egli si trasferì, sono molto presenti, con moltissime tracce di gotico proprio come nel collega Blake. L'orrido e il gotico diventano, infatti, espressione di questa situazione di disagio; i demoni di Omero, di Shakespeare, gli spiriti elementari della mitologia greca e inglese, sono per lui, personificazioni di ciò che vuole trasmettere, di quello che prova e personificazioni delle forze della natura.

A proposito di Shakespeare, dal 1786, insieme ad altri artisti, lavorò alla “Shakespeare Gallery”: un ciclo di dipinti ispirati alle opere dello stesso scrittore, che vennero esposti in una mostra nel 1789.

"Gertrude, Amleto e il fantasma del padre di Amleto" 1785


"Lady Macbeth afferra i pugnali" 1812
Füssli, per le sue opere prese ispirazione non solo dalla letteratura, da i suoi studi sull'antico e su Michelangelo dopo i suoi viaggi in Italia, ma anche da soggetti di ispirazione romantici, ricchi di pathos e di immaginazione, di gesti violenti, ma anche di atmosfere magiche. Percorse, quindi, temi che viaggiano dall'Espressionismo e dal Surrealismo.

La ripresa della Divina Commedia dantesca la ritroviamo, ovviamente, anche in Füssli. “Banconote da Montefeltro” è una delle prime opere riconosciute di Füssli, e rappresenta un passo del V canto del Purgatorio, e questo interesse per l'opera di Dante crebbe dal soggiorno in Italia del pittore intorno al 1770, quando vide, come detto in precedenza, gli affreschi di Michelangelo, al quale si ispirerà.

Attraverso le opere di  Heinrich Füssli e William Blake si riscopre la predilezione per i temi fantastici e soprannaturali che caratterizzò la cultura inglese tra il 1770 e il 1830.
Füssli inoltre, come abbiamo visto dalle opere, si contrappone alle teorie neoclassiche di Winckelmann e si trovò più vicino al sublime che nasce dall'orrido, dallo spaventoso.






SITI CONSULTATI



http://www.parafrasando.it/ARTE/Fussli_Heinrich.html

http://www.artedossier.it/it/art-history/artist/fussli-johann-heinrich/

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Incubo_(F%C3%BCssli)

https://londonse4.blog/2018/06/04/a-londra-limmaginario-gotico-di-heinrich-fussli-e-william-blake/





lavoro di Geremia Morandini & Ken Castillo

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