KEDLESTON HALL E TEATRO ALLA SCALA
KEDLESTON HALL - ROBERT ADAM
di Valentina Lini e Veronica Lini
ROBERT
ADAM (1728-1792)
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VITA
- Architetto e progettista scozzese
- Studia ad Edimburgo dove conosce le opere latine di autori come
Virgilio, Livio e Cicerone
- Studia matematica ed anatomia all’università
- Nel 1745 si ammala
- L’anno successivo intraprende il tirocinio presso il padre
(progettista)
- Alla morte del padre decise di diventare architetto
- Fa il Grand Tour con il fratello, visita l’Europa e va anche a Roma
- Disegna ciò che lo incuriosisce ottenendo un buon repertorio di immagini |
STILE
- Armonia nell’architettura
- Ispirazione arte classica
- Fusione tra funzione, decorazione e struttura
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KEDLESTON
HALL (1765-1770)
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È una casa di campagna situata a Kedleston, nel Derbyshire,
appartiene alla famiglia Curzon che è proprietaria di quel terreno dal 1297.
Fra i numerosi edifici che fecero costruire c’è anche questa villa,
composta da cinque blocchi con tre piani ciascuno, collegati da corridoi
leggermente curvi.
Il corpo centrale ricopriva una funzione formale.
Gli architetti incaricati a svolgere tale lavoro furono James Paine e
Matthew Brettingham, che presero spunto dai documenti di Villa Mocenigo di
Andrea Palladio (mai realizzata): tuttavia, alla fine alla progettazione
partecipò anche Robert Adam, che aveva già lavorato ai giardini della villa,
e aggiunse un tono neoclassico alla struttura.
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ESTERNO
- Facciata settentrionale (stile palladiano, portico corinzio a sei facciate; piano terra BUGNATO, piani superiori in pietra levigata)
- Facciata meridionale (stile neoclassico, arco trionfale con porta a vetri, sei colonne corinzie sormontate da statue classicheggianti, bassa cupola e due rampe di scale)
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INTERNO
- Neoclassico
- Ingresso che riprende le forme dell’atrio di una villa romana (16 colonne e 4 semicolonne in alabastro venato, tutte scanalate e di ordine corinzio, cornicione alto e decorato seguendo i disegni fatti da Adam durante i suoi viaggi, nicchie con statue classiche, pavimento in marmo e lucernario)
- Secondo salone (pianta circolare, raggiunge l’altezza massima del blocco, quattro porte alternate con nicchie contenenti statue classiche, cupola cassettonata)
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GIARDINI
- Numerosi progetti irrealizzati (templi e torre di 25 metri con
cupole)
- Sala da pesca posta sul lago compreso nella proprietà dei Curzon (stile
neoclassico)
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CORRELAZIONI STORICHE
- Persone: Carlo Goldoni, Giuseppe Parini, Vittorio Alfieri, Jonathan
Swift, David Hume, Wolfgang Amadeus Mozart
- 1748: inizio scavi di Pompei
- 1751: pubblicazione dell’Enciclopedia
- 1752: inizio costruzione Reggia di Caserta
- 1756/63: Guerra dei Sette Anni
- 1755/58: costruzione di Villa Barbaro (Palladio)
- 1765: Stamp Act (i coloni americani dovevano pagare una tassa su
ogni foglio stampato)
- 1939: la residenza fu offerta a Richard Curzon per scopi militari
(addestramento esercito, riunioni, crittografia)
- 1970: la villa viene ceduta a Nation Trust (associazione per
proteggere l’eredità storica e naturale dell’Inghilterra)
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CONFRONTI
- Villa Mocenigo di Palladio (ispirazione)
Palladio iniziò a lavorare su questo progetto sotto la commissione di
Leonardo Mocenigo, ma durante la costruzione ci furono vari problemi che
portarono la struttura ad allontanarsi dallo stile palladiano e
successivamente il territorio dove sarebbe sorta la villa venne ceduto alla
famiglia Morosini.
I Morosini la misero in affitto, ma dal 1740 la villa venne
definitivamente abbandonata e nel 1795 venne demolita.
- Villa Barbaro (villa palladiana)
SIMILITUDINI: struttura (corpo centrale e blocchi laterali);
decorazioni giardino; facciata con colonne (tempio tetrastilo e arco romano)
DIFFERENZE: funzione (Villa Barbaro ospitava un’azienda, Kedleston
Hall è più residenziale), stile (palladiano vs palladiano rivisitato in
neoclassico)
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SITI CONSULTATI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Kedleston_Hall
https://it.qwe.wiki/wiki/Kedleston_Hall
https://giuliapersico.files.wordpress.com/2018/02/robert-adam-kedleston-hall-arch-neoclassica.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Mocenigo_(Marocco)
https://it.wikipedia.org/wiki/XVIII_secolo
VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=7JwjHD3-NIc&t=291s (interni dal minuto 4:50)
https://www.youtube.com/watch?v=q_gIeq2NRvM
https://www.youtube.com/watch?v=7JwjHD3-NIc&t=291s (interni dal minuto 4:50)
https://www.youtube.com/watch?v=q_gIeq2NRvM
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TEATRO ALLA SCALA - GIUSEPPE PIERMARINI
di Valentina Lini e Veronica Lini
GIUSEPPE
PIERMARINI (1734-1808)
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VITA
- Architetto italiano
- Studi matematici, meccanici, astronomici e architettonici
- “Tirocinio” presso la Reggia di Caserta, guidato da Vanvitelli
- Nel 1769 restaura il Palazzo Reale a Milano, insieme a Vanvitelli
- Nel 1779 è nominato imperial regio architetto e ispettore delle
fabbriche della Lombardia
- Fu professore di architettura superiore all’Accademia di Brera nel
1776
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STILE
- Primo architetto italiano neoclassico
- Razionale
- Sobrio ed equilibrato (nelle proporzioni e nella distribuzione di
pieni e vuoti)
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TEATRO
ALLA SCALA (1776-1778)
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GENERALE
È il principale teatro d’opera di Milano, ed uno dei più prestigiosi
al mondo.
Sorge sulle ceneri del Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel
1776.
Fu costruito a seguito di un decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria,
richiesto dalle famiglie nobili milanesi, che sostennero le spese della
costruzione.
Durante la dominazione austriaca e francese, la sua manutenzione era
finanziata dalle famiglie che ne avevano voluto l’edificazione: i primi tre
ordini rimasero all’aristocrazia, il quarto ed il quinto all’alta borghesia,
la platea ad un pubblico misto.
In questo teatro esordirono Giuseppe Verdi e Giacomo
Puccini.
Nel 1996 fu costituita per legge, dallo Stato italiano, la fondazione
Teatro alla Scala, di diritto privato e senza scopo di lucro, per la
diffusione dell’arte musicale.
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ESTERNO
- Il pianterreno, riconoscibile grazie al bugnato, presenta un porticato/galleria per permettere alle carrozze di arrivare il più vicino possibile all’entrata. Sopra di esso vi è una terrazza aggettante, con tre porte timpanate separate da coppie di semicolonne.
- In corrispondenza alla galleria e al terrazzo vi è un timpano decorato a bassorilievo in stucco.
- Sopra la galleria si erge un parapetto, il quale disegno è ripreso nei moduli che scandiscono la facciata del primo piano, con lesene e semicolonne corinzie.
- Furono aggiunti nel 1835 due corpi laterali con terrazzi.
- I cornicioni vengono usati non solo a scopo decorativo, ma anche per scandire la successione dei piani.
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INTERNO
- Il foyer (atrio) presenta una volta a botte, ed è un ambiente diviso da una fila di sei colonne marmoree; le pareti presentano paraste che sorreggono fregi; dal soffitto pendono lampadari di cristallo.
- La sala è ispirata al teatro della reggia di Caserta; sopra al boccascena è posizionato un orologio che indica l’ora col numero romano ed i minuti in numeri arabi, ed è sorretto da due figure femminili. I colori dominanti sono l’avorio e l’oro, e le decorazioni sono medaglioni e motivi floreali e zoomorfi realizzati in cartapesta dorata su legno.
- Vi sono quattro ordini di palchi di proscenio e due di gallerie. I primi sono rivestiti con damasco rosso di seta, e le decorazioni seguono lo stile impero.
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CURIOSITÀ
- La platea può ospitare 676 persone; il primo ordine 175; il secondo
ordine 191; il palco d’onore 20; il terzo ordine 194; il quarto 200; la prima
galleria 276 e la seconda 275. In totale, 2007 posti.
In seguito alla restaurazione del 2004, però, i posti dovrebbero
essere aumentati a 2030.
- Per la volta della sala fu scelta una volta di regno affinché vi
sia una cassa di risonanza naturale; la diminuzione delle dimensioni delle
colonne permise ad ogni angolo della sala di godere di un’acustica perfetta.
- La Piccola Scala è un teatro ricostruito in seguito ai
bombardamenti della Seconda Guerra mondiale all’interno del Casino Reale,
geograficamente situato al fianco del Teatro.
- Un grande lampadario fu posizionato nel 1823, ma la sua installazione ricevette numerose lamentele, il pubblico sosteneva che illuminasse troppo.
Nel 1860 il lampadario fu modificato con un sistema di lumi a gas, nel 1883 fu messa l’illuminazione elettrica.
- Nei palchi di proscenio vi erano degli appartamenti privati, ed il teatro diventava un luogo sociale dove le persone si incontravano per condividere momenti di vita sociale: incontri con gli amanti, cene e anche gioco d'azzardo, tramite il quale il teatro veniva finanziato; proprio per la "segretezza" delle loro azioni il pubblico si lamentò della luminosità del lampadario. |
CORRELAZIONI STORICHE
- 1776: eruzione effusiva del Vesuvio;
il 26 febbraio
viene distrutto in un incendio il Teatro Ducale, sostituito da quello della
Scala
il 4 luglio viene
firmata la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America
- 1777: si combatte la guerra d’indipendenza americana
- 1778: James Cook scopre le Isole Sandwich
a Milano è
completata la costruzione del teatro La Scala
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CONFRONTI
- Teatro Olimpico di
Palladio e Scamozzi
Basato sul modello vitruviano, fu una novità all’epoca (1580), in
quanto esso è il primo edificio che aveva la funzione di ospitare un teatro.
Esso presenta due ordini, con colonne corinzie intramezzate da
nicchie che ospitano statue, ed un attico, sul quale sono rappresentate le
dodici fatiche di Ercole.
La particolarità è lo sfondo, che rende l’idea di profondità: esso
non è solo dipinto, ma è una struttura illusoria materialmente realizzata in
legno, che prosegue nello spazio dando una prospettiva.
- Teatro Verdi a Trieste
I lavori di progettazione originali del teatro furono affidati a
Giannantonio Selva, che progettò anche la Fenice di Venezia. In seguito al
suo incarico subentrarono Matteo Pertsch e Giuseppe Piermarini, suo
insegnante; è infatti notevole l’influenza di Piermarini nella progettazione
e nella realizzazione della facciata
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SITI CONSULTATI:
it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Piermarini
it.wikipedia.org/wiki/Teatro_alla_Scala
geometriefluide.com/pagina.asp?cat=giuseppe-piermarini
VIDEO:
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