GOYA E NAPOLEONE






GOYA E NAPOLEONE



  Chi era Napoleone e come mai era, ed è tutt’oggi  cosi’ importante?     




 

Napoleone Bonaparte è stato un politico e generale francese ed è importante perché fondò il primo Impero francese e fu il protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica.
 Nacque in Corsica  nel 1769 e mori’ il 5 maggio 1821 , viene da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia dove divenne ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese.  
Divenne famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia e perché divenne Imperatore dei francesi con il nome di Napoleone I, fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d'Italia dal 1805 al 1814.  
Mori’ per colpa di un tumore ma dalla sua morte la sua figura non è stata dimenticata ma anzi, ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, uno degli artisti che ha ispirato è Goya.  




  Chi è quest’ultimo?   



 Francisco José de Goya y Lucientes era un pittore e incisore, nacque in un piccolo villaggio dell'Aragona nei pressi di Saragozza nel 1746, in una famiglia della piccola borghesia (il padre è maestro doratore). 
Fin da giovane iniziò la sua formazione artistica nello studio del pittore José Luzán Martínez.
Quando crebbe fece un viaggio in Italia fondamentale per la sua crescita come pittore e quando rientrò in patria ottenne l'importante commissione di eseguire i cartoni per l'arazzeria reale, un lavoro che lo ha impegnato per buona parte della sua vita.
Lavorò molto infatti al servizio dei reali e degli aristocratici come ritrattista; Carlo IV lo nominò “pittore di camera” del re.
A causa di una malattia molto grave diventò quasi completamente sordo e questo lo portò a un cambiamento del suo carattere che diventò sempre più pessimista e cupo.
Anche l'invasione napoleonica del 1808 gli lasciò un segno indelebile, ed espresse la sua ribellione contro ogni forma di oppressione in alcune delle sue opere più importanti.
Goya si ritirò infine nella sua casa di campagna e successivamente in Francia, a Bordeaux, dove mori’ il 16 aprile 1828. 



 
 Quali sono le opere riguardanti l’invasione Napoleonica e che hanno lasciato un segno indelebile su Goya?  Cosa rappresentano?


Le opere riguardanti l’invasione Napoleonica e che hanno lasciato un segno indelebile su Goya sono: Il 2 maggio del 1808 e il 3 maggio 1808 e sono due quadri strettamente collegati fra di loro.  
Rappresentano i due giorni in cui le truppe francesi di Napoleone invasero la Spagna catturando molti cittadini ed uccidendoli. 

                                                                                                               2 maggio 1808.
Quest’opera rappresenta  l’esatto giorno in cui la Spagna stava combattendo contro il “Tiranno d’Europa”, ovvero Napoleone.  In quest’opera per capire meglio gli avvenimenti e chi sono i francesi e gli spagnoli bisogna guardare molto bene anche i piccoli dettagli, ad esempio uno dei dettagli più importanti e che ci aiuta a capire il luogo di dove ci troviamo è lo sfondo, dove tra i vari fumi si intravedono degli edifici tipici spagnoli.   



Come faccio a capire quali sono i combattenti francesi e quelli spagnoli? 
Questo è un dettaglio molto importante, infatti per capire quali sono i combattenti francesi e quelli spagnoli è molto facile e sono facilmente distinguibili, quelli francesi infatti hanno dei turbanti in testa.

 



 Goya cercò in ogni modo di sostenere la resistenza e lo spirito combattivo spagnolo, a tal punto che nel 1814, inviò una lettera alla Reggenza spagnola, dicendo di voler ricordare lo sforzo di quei valorosi cittadini che combatterono contro i francesi nel 1808.
Ricevette risposta dal governo dicendogli che gli avrebbero disposto tutto il necessario per dipingere le tele che voleva realizzare: così il 2 Maggio 1808 ed anche il 3 Maggio 1808 divennero dei capolavori dell’arte spagnola.  

Il 3 maggio in particolare, passò alla storia come un giorno estremamente sanguinoso, Goya in questo quadro dipinge una triste situazione.
Questo dipinto rappresenta la resistenza delle truppe spagnole all'armata francese durante l'occupazione del 1808 della guerra d'indipendenza spagnola.
In entrambi Goya esalta l’attaccamento alla patria e l’eroica resistenza. 


                                                                                                                     3 maggio 1808
  
A sinistra possiamo vedere i cittadini prigionieri dei francesi, mentre sulla destra, di spalle, ci sono i soldati di Napoleone.  





 
 Sullo sfondo buio, si possono notare il profilo di alcuni edifici cittadini, molto probabilmente si tratta di Madrid . 



 
Tra i vari personaggi, quello che spicca di più è sicuramente quello con la camicia bianca (in contrasto con gli altri colori), più illuminato degli altri. Con la stessa posizione nasce e ricorda un po' la posizione di Gesù crocifisso.     





 
Un altro personaggio che è posizionato in basso ha un atteggiamento ostile nei confronti dei soldati: è vestito di grigio ed ha i pugni chiusi, pronto a combattere.


  
 

Altre due vittime, invece, si coprono la faccia con le mani, simboleggiando la vergogna provata e l’umiliazione per questa aggressione. 


 
   
Queste invece sono le armate francesi e Goya decide di non rappresentarle con un volto perché non vuole che le emozioni e gli sguardi influiscano, stanno solo eseguendo gli ordini.







 
 C’è un forte contrasto chiaroscurale: l’ombra contro la luce della lanterna che illumina la scena è simbolico: luce della libertà, ombra della guerra.
Goya mette in luce l’umanità di questi condannati a morte; sottolinea l’autenticità dell’uomo.
E’ ambientato di notte a Madrid  e le pennellate sono approssimative.


Questi due bellissimi quadri sono ancora in buone condizioni?
 Purtroppo durante la guerra civile spagnola, quando Madrid fu bombardata dalle truppe francesi, il camion che trasportava le opere del Goya ebbe un incidente e il 2 maggio 1808 fu seriamente danneggiato ed alcune parti furono lacerate e perse. 







 CONFRONTO 

             Sopra “3 maggio 1808”, Goya.    Sotto “Massacro in Corea”, Picasso.


 Ci sono molte cose in comune tra le due opere, nel quadro Picasso rappresenta la scena di soldati intenti a sparare ad un gruppo di donne e bambini. La scena è di per sè  molto atroce, con l’aggravante, voluta da Picasso, di uccidere esseri umani deboli, incinta, nudi e indifesi. L’opera rappresenta il tragico momento del decisivo massacro avvenuto in Corea del Nord dove più di 30.000 civili rimasero uccisi tra anti-comunisti e le truppe dell’ONU.
Il quadro, per tema e composizione, sembra essere un omaggio a “3 maggio 1808” di Francesco Goya
 




 
-LOWELYNE & ARIANNA

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